Menu Chiudi

By Elisa Vinante

Nella scorsa pillola abbiamo esaminato il ruolo degli estrogeni nella differenza tra uomo e donna. Questa volta parleremo di tessuto adiposo.
Sebbene le donne abbiano la tendenza ad avere più grasso, esistono comunque delle differenze rispetto agli uomini, sia nel suo stoccaggio, sia nelle sue caratteristiche: gli uomini tendono ad avere più grasso viscerale (grasso immagazzinato intorno agli organi nella cavità addominale) e le donne più grasso periferico sottocutaneo (grasso immagazzinato tra i muscoli e la pelle). Questa distribuzione dà luogo alla forma a “mela” e a “pera”, ossia modelli di distribuzione del grasso androide e ginoide
Il grasso viscerale è il più pericoloso perché aumenta il rischio delle malattie cardiache e del diabete. Una delle principali ragioni che rende lo rende particolarmente antipatico è la sua caratteristica di essere più sensibile alle catecolamine (adrenalina e noradrenalina), con la conseguenza di essere maggiormente mobilizzato, rilasciando acidi grassi nel flusso sanguigno che poi raggiungono il fegato. Il fegato e il pancreas sono gli organi principali che regolano la glicemia, e l’aumento di acidi grassi inviati al fegato può diminuire la sensibilità all’insulina del fegato, che può di conseguenza destabilizzare l’omeostasi del glucosio. Dal momento che le donne tendono ad avere meno grasso viscerale, sono meno inclini all’insensibilità insulinica epatica da acidi grassi.
Il grasso viscerale è anche più attivo nella produzione di mediatori dell’infiammazione, contribuendo quindi all’innesco di processi potenzialmente dannosi.

Il modello di distribuzione del tessuto adiposo nelle donne è quindi più vantaggioso, e questo le rende migliori metabolicamente.

Il tessuto adiposo produce due ormoni che influiscono positivamente sulla salute metabolica: leptina e adiponectina. La leptina aiuta a sopprimere l’appetito e a migliorare la sensibilità all’insulina. È interessante notare che, anche se le donne hanno livelli di leptina fino a 4 volte più elevati rispetto agli uomini, hanno una maggiore sensibilità alla stessa per gli effetti indotti dagli estrogeni. L’adiponectina è associata ad una migliore sensibilità all’insulina. A seconda dello studio di riferimento, le donne hanno tra il 34% (donne obese contro gli uomini obesi) e il 127% (donne giovani e magre contro uomini giovani e magri) livelli di adiponectina più elevati.

Un’ultima chicca a proposito del tessuto adiposo: esso contribuisce, seppur in misura minore del muscolo, all’uptake del glucosio ematico. Almeno in vitro, le cellule adipose femminili hanno dimostrato di captare glucosio ad un tasso superiore rispetto a quelle maschili. Potrebbe anche questo giocare un ruolo nella gestione del glucosio nelle donne?

Come avevamo visto qualche articolo fa parlando di fibre, la più importante differenza a livello di tessuto muscolare è che le donne tendono ad avere una maggiore proporzione di fibre tipo 1 e una maggiore densità capillare che è a queste associate. Più fibre di tipo 1 e una maggiore densità capillare significa una migliore perfusione tissutale e una maggiore capacità di ossidazione del glucosio e degli acidi grassi (perché le fibre di tipo 1 sono quelle con più mitocondri e enzimi aerobici) L’insulino-resistenza e il diabete di tipo 2 sono infatti negativamente correlati con la percentuale di fibre di tipo 1 e la densità capillare. Questa è una delle principali ragioni per cui le persone di origine afroamericana tendono ad eccellere negli sport di potenza (i velocisti ad esempio), ma anche a soffrire di più di diabete e malattie cardiache: in media, essi hanno una maggiore percentuale di fibre di tipo II, che sono impressionanti per le prestazioni sportive esplosive, ma non così altrettanto positive per la salute metabolica.

Insomma, pare proprio che le donne abbiano un metabolismo migliore. Ma il fatto che le donne siano metabolicamente più efficienti, che tipo di vantaggio può dare all’allenamento di forza? Maggiore resistenza alla fatica significa maggiore capacità di gestire il VOLUME!
Siamo finalmente arrivati alla fine di questa trattazione sulla differenza tra uomo e donna… o quasi. C’è infatti ancora un tassello veramente importante: l’aspetto emotivo e mentale! Ma di questo ne parleremo la prossima volta.

Stay tuned

Lascia un commento