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By Dott. Francesco Pelizza

Sono in molti a temere lo sgarro: la paura che una serata di gozzovigli, una grigliata con gli amici o un lauto pranzo in famiglia rovinino la linea, porta a volte ad assurdi comportamenti di “evitamento”, al limite del confinamento sociale. Se è vero che uno sgarro può portare a modifiche sulla bilancia, sulle circonferenze e addirittura all’impedenzometria, bisogna chiedersi per quale meccanismo questo è capitato e se quindi sia un’alterazione temporanea o duratura.
Innanzitutto sia la bilancia che l’impedenzometria sono metodi di misurazione del peso corporeo abbastanza imprecisi a meno che non si parli di strumenti sofisticati e molto costosi, lontani da quelli che di solito vengono proposti. Quindi il loro errore percentuale non è da sottovalutare. Nonostante questo, però, un reale incremento del peso può effettivamente essere presente.
Questo rebound del peso corporeo post abbuffata deriva dalla rottura della routine alimentare, rappresenta una condizione alla quale l’organismo non è abituato, sotto molti punti di vista: dalla quantità di calorie ingerite, alla tipologia del cibo, al suo volume e peso totale, e ingredienti che lo costituiscono sono tutti fattori che scatenano nell’organismo una risposta adattativa non lineare e nemmeno prevedibile. Sicuramente non per tutti è così a causa della complessità del corpo umano e delle sue risposte agli stimoli esterni che uniti all’individualità genetica e fenotipica rendono la lettura di ogni quadro clinico, criptica.
L’ingestione di quantità e qualità di cibo non usuale per l’organismo renderà quindi il suo comportamento anomalo. L’elevata quantità introdotta comporterà esuberi di macro e micro nutrienti di cui l’organismo non ha ben chiaro cosa fare e di conseguenza farà del suo meglio per assimilare gli alimenti, ma alcuni fattori rimangono da considerare. Esiste un limite quantitativo nell’unità di tempo per l’assorbimento di qualsiasi nutriente attraverso l’intestino oltre il quale non si può andare. È come fare spesa grossa al supermercato, tornare a casa con l’auto stipata di prodotti appena comprati e non sapere dove metterli. Si può fare ordine in una certa quantità di tempo ma alcuni di questi prodotti potranno rischiare di essere sprecati, o riposti in luoghi sbagliati. In questo disordine, acidi grassi, amminoacidi, carboidrati e sali minerali possono saturare diversi tessuti addetti al loro stoccaggio e possono anche contribuire a fenomeni misti di flogosi e ritenzione all’interno del sistema linfatico. L’eccesso di peso, a seconda che esso sia generato da eccesso di acidi grassi piuttosto che sali minerali, ha un tempo di smaltimento differente e diverso anche da persona a persona. Logicamente nell’abbuffata, una parte minoritaria di tutte le calorie acquisite contribuirà effettivamente all’aumento di peso, ma per il fatto che si tratti di una quantità genericamente inferiore al 50%, non si può parlare di un vero ingrassamento istantaneo. Quindi niente panico!
Ma un altro importante dettaglio cela l’esacerbare di questa condizione di rebound, ossia il rapporto tra la normale alimentazione e sgarro alimentare. Ad esempio in una dieta restrittiva verso uno o più nutrienti, il corpo tenderà a trattenere il più avidamente possibile i nutrienti che normalmente si vede mancare. In una dieta iposalina, i sali minerali saranno i più trattenuti o nel caso in cui i carboidrati manchino, il corpo cercherà di ripristinare le riserve di glicogeno per quanto riesca.
Concludo perciò con un invito a non fidarvi dei controlli della vostra condizione corporea a ridosso di sgarri perché sicuramente osserverete un quadro molto più alterato di quanto non lo sia in realtà. L’azione più importante da intraprendere rimane sempre la ricerca del proprio equilibrio, che non vi porti a sentire la necessità di sgarri sistematici o divorarvi il tavolino di casa a causa di una alimentazione restrittiva….

Ricordate, equilibrio!

Alla prossima lettura

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